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Tavola rotonda sul tema «PARI OPPORTUNITÀ E DIVERSITÀ»

Comites Basilea

19 Agosto 2022

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Il COMITES di Basilea su proposta della Commissione Volontariato, Beneficenza e Pari Opportunità organizza una tavola rotonda sul tema «PARI OPPORTUNITÀ E DIVERSITÀ». L’incontro si terrà venerdì 23 settembre 2022, alle ore 19:30 presso la Sala G.B. Scalabrini della Parrocchia San Pio X alla Rümelinbachweg 14, 4054 Basilea.

L’espressione «pari opportunità» implica una risposta a disparità che vanno a svantaggio di alcune categorie di persone. Che cosa vuol dire «pari opportunità» in una società altamente diversificata? Che tipo di educazione può contribuire a realizzare le pari opportunità? Con questa iniziativa si propone di stimolare il dialogo mettendo in relazione riflessioni teoriche ed esperienze. 

Intervengono:

La Prof. Chiara Giaccardi, Università Cattolica di Milano

Per una antropologia della diversità nell’era della mondializzazione e della tecnica

La Prof. Cristina Allemann-Ghionda, Università di Colonia

Educazione e diversità: nuove sfide

Modera l’incontro:

La Dr. phil. Amina Trevisan, sociologa ed etnologa, esperta di migrazione e salute, fondatrice e presidente dell‘Associazione “Prosalute – pari opportunità di salute” di Basilea.

Per una antropologia della diversità nell’era della mondializzazione e della tecnica

Viviamo nell’era della complessità, dove fenomeni da tempo presenti hanno subito un’accelerazione che determina un salto di livello qualitativo. Oggi la consapevolezza degli effetti collaterali della globalizzazione, e in particolare dell’acuirsi delle disuguaglianze, dell’inasprimento dei confini e delle rivendicazioni nazionalistiche e identitarie sono ormai evidenti. In questo contesto il tema della diversità appare cruciale: sia rispetto alle diversità culturali legare al tema delle migrazioni (dove l’altro è tendenzialmente visto come una minaccia); sia rispetto alle differenze di genere, sempre più messe in questione da una cultura che squalifica il generare in nome del solo fabbricare, e della cancellazione di ogni limite grazie alle possibilità offerte dalla tecnica. Solo l’educazione oggi può aiutare a valorizzare la pluralità e la ricchezza che le differenze portano con sé.

Chiara Giaccardi si è laureata in Filosofia presso l’Università Cattolica del sacro cuore di Milano, PhD in Social Sciences alla University of Kent (UK). È professore ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università Cattolica di Milano, dove dirige anche la rivista Comunicazioni Sociali-Journal of Media, Performing Arts and Cultural Studies. Membro della Pontificia Accademia per la Vita, Collabora con Avvenire e fa parte del comitato editoriale di Donne Chiesa Mondo, supplemento mensile dell’Osservatore Romano. È presidente di Eskenosen, associazione di famiglie che opera dal 2006 per l’accoglienza e l’accompagnamento di famiglie di migranti e rifugiati.

www.eskenosen.org

Educazione e diversità: nuove sfide

I fenomeni migratori hanno largamente contribuito a sviluppare il concetto di educazione interculturale, in Europa occidentale a partire dagli anni ’70. Oggi le società sono caratterizzate da molteplici fenomeni di diversificazione. I movimenti migratori sono transnazionali. La figura del «migrante» comprende una vasta tipologia di motivazioni, aspirazioni, livelli di qualifica. A prescindere dalla questione migratoria, ma anche in combinazione con essa, la diversità umana in tutte le sue sfaccettature è oggetto di studio, di dibattito politico e di iniziative anche sul piano legislativo. Concetti come «multiculturalismo» e «educazione interculturale», attuali, ma anche contestati nella seconda metà del ventesimo secolo, appaiono ormai insufficienti perché non rispecchiano più abbastanza le realtà socioculturali in rapida trasformazione. Quali sfide deve affrontare un’educazione che tenga conto esplicitamente di tutti gli aspetti della diversità in un contesto di globalizzazione e digitalizzazione, favorendo le pari opportunità? Nella relazione si disegnano obiettivi e piste che appaiono percorribili.

Cristina Allemann-Ghionda nasce a Roma, cresce in sei paesi europei (tra i quali l’Italia e la Germania) e sudamericani, arriva a Basilea nel 1968 e si laurea in lingue e letterature tedesca, inglese e italiana, presso le Università di Basilea e di Torino. Dopo aver insegnato a bambini e adulti immigrati, dirige gli istituti di formazione per adulti immigrati ECAP e CO.AS.IT./FOPRAS; dal 1985 al 1990 è a capo dell’’Ufficio Studi e Ricerche dell’ECAP di Basilea. A partire dal 1990 è ricercatrice e docente presso le Università di Zurigo, Berna e Ginevra. Nel 1998 consegue la venia legendi (libera docenza, in tedesco Habilitation) in scienze dell’educazione/educazione comparata presso l’Università di Münster. Dal 2000 al 2014 è titolare della cattedra di Pedagogia interculturale e Educazione comparata presso l’Università di Colonia. Dopo il pensionamento (2014) torna a vivere a Basilea.

https://www.hf.uni-koeln.de/40137

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